Mag 26, 2021

Giovanna Nobile

Giovanna Nobile

L’autrice di Ode alle cipolle ci ha raccontato di più sul nostro ultimo libro.

 

Ciao Giovanna, cominciamo l’intervista con un piccolo trabocchetto. Descriviti in 30 parole!

Solo trenta? Scherzo, beh, solare, simpatica, creativa, ottimista, riflessiva, attenta, precisa, pignola, accanita lettrice, tè dipendente, amante dell’arte, vegetariana…

 

Il tuo libro Ode alle cipolle propone una serie di ricette che vedono protagonista la cipolla. Puoi raccontarci da dove arriva l’idea e l’ispirazione? Raccontaci qualche aneddoto della sua produzione.

Sono sempre stata attenta all’alimentazione e ho sempre amato molto ortaggi e verdure. Li amo davvero tutti, però per la cipolla ho un amore particolare per molti motivi: è disponibile tutto l’anno e ha tantissime qualità nutrizionali. Inoltre è buonissima ed estremamente versatile, infatti, cruda o cotta, si può declinare in tantissimi piatti golosissimi. Con le cipolle, come ho dimostrato nel libro, si possono preparare piatti dall’antipasto al dolce, quindi non semplice comprimaria o Cenerentola dell’orto, ma una vera regina. L’ispirazione è nata da una cipolla rossa così bella che ho fotografato intera, tagliata a metà e a spicchi. Questa cipolla, però, non ha smesso di sorprendermi, infatti, dopo aver dato del suo meglio nelle foto, è finita in un’insalata e il suo sapore dolce e la sua succulenza mi hanno ispirato per l’intero progetto.

 

Hai un capitolo o una parte preferita? Se sì, raccontaci perché.

I capitoli li amo tutti, ognuno mi ha dato molte soddisfazioni nella realizzazione. Però di primo acchito ho pensato all’introduzione, perché la prima cosa che ho fatto è scrivere le prime righe, e da lì sono partita e ho definito il progetto.

 

Per Trenta Editore la “Buona Tavola suscita emozioni”, cosa rende speciale la tua tavola?

La mia tavola è resa speciale dalla qualità dei prodotti e dalla varietà di ricette che faccio, tutte vegetariane, visto che seguo questo regime alimentare da molti anni.

 

Qual è la tua personale definizione di creatività?

Una scintilla che arriva, un’idea che deve essere assolutamente realizzata, una combinazione di luce e colori.

 

Esiste un ingrediente che possa definirti? Quel particolare sapore che potrebbe descrivere la tua personalità, la tua storia e il tuo vissuto.

Indubbiamente gli ortaggi: sin da bambina ho amato i pomodori e le melanzane, ancora oggi non vedo l’ora che arrivi l’estate per poterli mangiare. Poi, so che potrebbe sembrare una forzatura, ma il profumo della cipolla sfrigolante nell’olio per me è come una madeleine proustiana. Un profumo che sento costantemente e che ancora mi restituisce ricordi e sensazioni.

 

La Buona Tavola e il futuro, qual è la tua visione?

Decisamente eco sostenibilità. Quindi utilizzo di prodotti freschi e di stagione, nessuno spreco alimentare e privilegiare la qualità rispetto alla quantità.

 

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