Set 13, 2022

Elvira De Luca

Elvira De Luca

Intervista a Elvira De Luca, autrice del nostro nuovo libro Non le solite mele.

 

Ciao Elvira, cominciamo l’intervista con un piccolo trabocchetto. Descriviti in 30 parole!

Sono una persona testarda che ha sempre mille idee per la testa che cerca di realizzare, ho la passione per la food photography e adoro tantissimo il mare.

 

Il tuo libro Non le solite mele ci porta alla scoperta di un ingrediente che sulle nostre tavole non manca mai: la mela. Puoi raccontarci da dove arriva l’idea e l’ispirazione? Raccontaci qualche aneddoto sulla sua produzione.

L’idea del libro nasce per caso una sera dopo cena, quando, dopo aver servito un dolce che avevo preparato la mattina per il mio blog, Andrea il mio compagno, ripete per l’ennesima volta la stessa frase: “Buono eh, ma mai come un dolce di mele”. Così mi si è accesa la scintilla e ho pensato che sarebbe stato carino raccogliere tutte delle preparazioni facili con le mele da condividere, realizzandone un libro.

 

Hai un capitolo o una parte preferita? Se sì, raccontaci perché.

È difficile rispondere a questa domanda perché in questo libro la cosa che più mi ha appassionato sono state sia le preparazioni classiche dolci, ma anche quelle senza glutine. Ricevo ogni giorno sui social messaggi di persone intolleranti che mi chiedono se è possibile avere la ricetta in versione gluten free, così ho cercato di creare una parte proprio dedicata a loro.

 

Per Trenta Editore la “Buona Tavola suscita emozioni”. Cosa rende speciale la tua tavola?

L’emozione in tavola può nascere da un ingrediente fresco raccolto dall’orto, da un sapore particolare che ti sorprende piacevolmente, da un insieme di colori o da una ricetta perfettamente riuscita.

 

Qual è la tua personale definizione di creatività?

La creatività per me è poter inventare qualcosa di facile, ma sorprendente: un insieme di ingredienti semplici che possano dar vita a una ricetta grandiosa.

 

Esiste un piatto tra quelli che hai proposto nel libro che possa definirti? Quel particolare sapore che potrebbe descrivere la tua personalità, la tua storia e il tuo vissuto.

Se proprio dovessi scegliere tra le ricette proposte vi direi che la torta di mele e crema pasticcera è quella che più mi rappresenta: è una ricetta facile, ma che nasconde un sapore e un interno dal gusto delicato che sa sorprendere anche i più scettici… e io sono così: una persona semplice, ma che in qualche modo riesce sempre a sorprendere qualcuno, un po’ come ho fatto con la produzione di questo libro, sono certa che nessuno se lo aspettasse.

 

La Buona Tavola e il futuro, qual è la tua visione?

Sono molto fiduciosa sul futuro della cucina e credo che saper valorizzare i piatti con materie prime locali e di stagione possa essere un buon risultato della Buona Tavola.

 

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