Mag 27, 2020

La Caponatina in Edicola

La Caponatina in Edicola

Intervista a Raffaele Giallongo, titolare dell’edicola in piazza del Municipio a Scicli (la Vigata del Commissario Montalbano).

 

Sediamoci idealmente a un tavolino fronte mare e raccontaci chi sei: il tuo lavoro, gli incontri che fai in edicola, le tue passioni… 

Salve sono Raffaele Giallongo, siamo a Donnalucata seduti in questo borgo affacciato sul mare: è la Marinella del Commissario Montalbano dove sono state girate molte scene della serie tv. Sono un edicolante, ho trascorso quasi tutta la mia vita nella mia edicola situata a Scicli, oggi la Vigata nella fiction di Montalbano, circondato da giornali e riviste. Ho ereditato questa attività da mio padre quando avevo solo 25 anni, un ragazzino. Ho cercato di arricchirla e rinnovarla giorno dopo giorno insieme a mia moglie. L’edicola è un’attività che apparentemente può sembrare un lavoro semplice, ma in realtà assorbe molto tempo; servono costanza, voglia di mettersi in gioco e tenersi sempre aggiornati.

Inizio sempre la mia giornata con il sorriso, condividendo già al mattino presto con i miei amici e i clienti affezionati le prime notizie che circolano sui giornali e sul paese: l’edicola è un punto d’incontro e nella mia in particolare sono passati molti personaggi famosi, diventati negli anni ‘di famiglia’, a cominciare da tutti i componenti della troupe di Montalbano e dallo stesso Zingaretti che qui ha sempre comprato i dvd dei suoi film.

 

La Sicilia è la tua terra natìa, qual è il primo sapore che le associ e perché.

Pensando alla mia terra posso dire che ci sono tantissimi sapori, ma quello che associo di più è il sapore del pesce appena pescato che profuma ancora di mare. Non c’è angolino e via che non possieda il sapore del cibo genuino e fresco: gli ortaggi e la frutta appena raccolti che non mancano mai nelle nostre tavole, così come il profumo del pomodoro con il basilico e l’odore delle famose caponata e parmigiana. Sono gli stessi sapori descritti anche nei romanzi del commissario Montalbano, dove Camilleri non manca mai di esaltarli insieme alla bellezza dei luoghi della Sicilia. Tutti insieme ti fanno immergere nelle nostre tradizioni che sono di colore e gusto.

 

 

Un’isola, un vero e proprio universo, raccontaci la tua Sicilia, quella che ami di più: i tuoi luoghi segreti.

La Sicilia per me è tutto: famiglia, cibo, odore del mare, tradizioni, usanze. A Scicli, così come in tutti i paesi siciliani, c’è sempre aria di casa. La mia Sicilia ti accoglie, ti fa innamorare e non ti lascia più andare. L’isola, infatti, è famosa per la sua ospitalità, per il suo calore e per tutte le bellezze barocche che sono oggi patrimonio Unesco.

Quello che amo di più è la disponibilità delle persone, la loro dimostrazione d’affetto come il semplice gesto dell’offrire un caffè, che può sembrare scontato, ma invece vale tanto. Un’altra cosa che amo sono le nostre feste popolari che accolgono noi, ma soprattutto i turisti. Sono vere e proprie tradizioni dove sopravvivono credenze, cerimonie e culti e durante le quali le persone abbandonano la quotidianità per dedicarsi solo al divertimento, alla gioia e alla speranza.

 

Sappiamo che è impossibile scegliere, ma con un piccolo sforzo ti chiediamo il tuo piatto preferito. Se ce ne sono anche due o tre, non preoccuparti, va bene lo stesso.

Questa domanda è un po’ difficile… Sono una buona forchetta e proprio per questo posso dire che tutto il cibo siciliano è qualcosa di unico. Se proprio devo fare una scelta uno dei miei piatti preferiti è la ‘mpanata di seppie, una tipica focaccia, chiamata ‘’scaccia’’ in dialetto siciliano, a forma circolare o di mezza luna. All’interno come ripieno troviamo le seppie, pan grattato tostato, spaghetti, capperi, peperoncino rosso e prezzemolo.

Tra i dolci invece la mia preferenza ricade sulle teste di turco, un dolce tipico di Scicli che richiama una delle più importanti feste del paese, quella della Madonna delle Milizie. Si tratta di un grande bignè a forma di turbante con ripieno di ricotta e crema, chiamato così proprio perché richiama i turbanti dei saraceni indossati durante la rappresentazione.

 

La Caponatina di Adelina è disponibile nella vostra edicola di fiducia, o nel reparto giornali del vostro Supermercato!